comune in provincia di Como (25 km), 271 m s.m., 8,01 km², 940 ab. (ossuccesi), patrono: Madonna del Soccorso (8 settembre).

Generalità

Centro posto sulla sponda occidentale del lago di Como. Il paese, formato da due nuclei (Spurano e Ospedaletto) e di grande interesse storico-artistico oltre che paesaggistico, digrada verso l'acqua in un susseguirsi di verdi spazi e suggestive costruzioni romaniche.

Storia

La sua storia si fonde con quella dell'Isola Comacina, la cui antica origine è confermata dai ritrovamenti risalenti all'Età del Ferro e all'epoca romana. L'isola, sede di un'importante pieve, fu l'ultimo baluardo della romanità a cadere sotto il dominio longobardo. Schieratasi con Milano nelle lotte contro Como (1118-27), concorse con la propria flotta alla sconfitta della città che, nel 1169, si prese la rivincita occupando l'isola e costringendo gli abitanti a disperdersi sulle coste circostanti. Da allora seguì le vicende del Comasco, passando attraverso una serie di feudatari, l'ultimo dei quali fu Carlo Gallio (1640).

Arte

All'ingresso del paese, in località Spurano, si trova la romanica chiesa dei Santi Giacomo e Filippo (sec. X-XII), con campanile a vela del sec. XIV, che conserva tracce di un ciclo di affreschi risalenti ai primi anni del sec. XI. Procedendo lungo la strada che costeggia il lago, a Ospedaletto, è la chiesa di Santa Maria Maddalena (sec. XII), cui è annesso un antico ospizio per pellegrini di epoca medievale. Alla chiesa, che conserva un pregevole altare lavorato dai Maestri Antelami, è annessa una torre campanaria tardogotica dalle originali decorazioni. La chiesa dei Santi Eufemia e Vincenzo (sec. XII e in seguito rimaneggiata), eretta dopo la distruzione di quella omonima sull'isola, conserva le caratteristiche dell'architettura comacina. Proseguendo verso la zona collinare interna, si trova la chiesa di Sant'Agata, costruzione del sec. XI, con nuclei primitivi risalenti ai sec. VI e VIII-X.

Economia

Le principali risorse economiche provengono dall'agricoltura (olive), dall'allevamento di bovini da carne, dall'industria, attiva nei settori tessile, elettronico (produzione di valvole), degli strumenti di precisione e della lavorazione del legno, dalla pesca e, soprattutto, dal turismo culturale e di villeggiatura.

Dintorni

In posizione panoramica, a Monte di Ossuccio, sorge il santuario barocco della Madonna del Soccorso (sec. XVI-XVIII), a picco sull'orrido del Tufo, con bel campanile settecentesco. Lungo il viale che lo precede si allineano quattordici cappelle dedicate ai misteri del Rosario (1623-1710), capolavori degli stuccatori intelvesi; nel 2003 il complesso architettonico è stato dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Proseguendo verso l'entroterra, si trova la chiesa conventuale di San Benedetto in Val Perlana, il maggior esempio di architettura romanica conservato a Ossuccio, originario del sec. XI, con bel campanile dalle semplici forme. Accanto si individuano i resti del convento. Di fronte a Ossuccio si trova l'isola Comacina, l'unica sul lago di Como: il solo edificio qui conservatosi è la chiesa di San Giovanni (sec. XVI), sotto il cui corpo sono stati rinvenuti resti di costruzioni romane.

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