Pésaro e Urbino (provincia)

Indice

provincia delle Marche, 2892 km², 376.321 ab. (stima 2007), 127 ab./km², capoluogo: Pesaro. Comuni: 67. Sigla: PU.

Generalità

Posta nella parte settentrionale della regione, è la più estesa fra le province marchigiane. Si affaccia a NE nel mare Adriatico ed è delimitata dalle province di Rimini, Forlì-Cesena, Arezzo, Perugia e Ancona, nonché dalla Repubblica di San Marino.

Territorio

Il territorio è prevalentemente montuoso e collinare. Nella parte più interna si innalzano i rilievi calcarei dell'Appennino Tosco-Emiliano e dell'Appennino Umbro-Marchigiano, perlopiù aspri, dirupati e in buona parte coperti da estesi boschi di faggi; la cima più elevata è il monte Catria (1701 m), presso il confine con l'Umbria. Procedendo verso E, il paesaggio muta gradualmente, passando a un'ampia fascia collinare subappenninica dalle forme dolci e arrotondate, costituita da formazioni rocciose marnoso-arenacee; le alture sono a tratti coperte da boschi di lecci e querce, più spesso densamente coltivate. Il Subappennino marchigiano digrada progressivamente verso la stretta cimosa costiera pianeggiante, formata dalle alluvioni portate al mare Adriatico dai corsi d'acqua e distribuite in forma di falcature più o meno ampie dal moto ondoso e dalle correnti marine. La regione appenninica e quella subappenninica sono attraversate da valli trasversali percorse da vari corsi d'acqua, tra i quali il Metauro e il Foglia e, inoltre, la Marecchia e il Conca, che interessano con il loro tratto inferiore la provincia di Rimini, e il Cesano, che segna buona parte del confine con la provincia di Ancona. Essi hanno tutti portate molto irregolari, con un massimo nei mesi primaverili, nel periodo cioè dello scioglimento delle nevi appenniniche e delle piogge più copiose. Nel territorio provinciale sono stati istituiti il Parco Regionale del Monte San Bartolo, che tutela una stretta fascia costiera, e il Parco Regionale Sasso Simone e Simoncello, esteso su alcuni rilievi calcarei del Montefeltro. Di altissimo pregio paesaggistico e naturalistico è la Riserva Naturale Gola del Furlo. Il clima è di tipo marittimo nella fascia costiera e sui primi rilievi collinari, dove gli inverni sono miti e le estati calde, ma addolcite dalle brezze marine, anche se l'esposizione a NE determina durante il periodo invernale possibili bruschi cali di temperatura dovuti ai venti provenienti dall'Europa orientale. All'interno il clima è di tipo semicontinentale, con inverni lunghi e freddi, estati abbastanza fresche e piogge relativamente abbondanti. Le precipitazioni, che presentano un massimo nella stagione primaverile, vanno dai 750 mm annui del litorale ai 1250 mm della regione appenninica. La consistenza demografica, nell'ultimo decennio del sec. XX, ha subito un discreto incremento per l'attenuarsi del flusso migratorio verso le altre province e per l'aumento delle immigrazioni dall'estero, anche se il saldo del movimento naturale della popolazione è negativo. Di notevole rilievo, ai fini della distribuzione della popolazione nel territorio provinciale, sono i movimenti migratori interni, per i quali le aree agricole e pastorali tendono sempre più a spopolarsi a tutto vantaggio dei comuni economicamente più favoriti. A esclusione di Fano e di Pesaro, che ospitano quasi la metà della popolazione provinciale, grazie al ruolo economico trainante rivestito a partire dalla metà del sec. XX, i centri più significativi, spesso borghi medievali di importanza strategica, sono tutti ubicati nella zona interna (Urbino, Fossombrone, Cagli, Urbania, Fermignano, Pergola); ciò dipende sia dalla vastità dell'entroterra rispetto alla fascia costiera sia da evoluzioni storiche proprie del Montefeltro e della zona del Metauro. La via di transito principale è la A14 Bologna-Taranto, che si snoda lungo la costa adriatica, parallelamente alla SS 16, che attraversa Pesaro. Due assi viari di collegamento con l'entroterra si dipartono rispettivamente da Pesaro (SS 73 bis) e da Fano (SS 3), attraversando i fondivalle del Foglia e del Metauro; inoltre, Urbino è unita a Fano dal nuovo tratto della superstrada Fano-Grosseto.

Economia

Nonostante la forza lavoro sia occupata prevalentemente nell'industria e nel terziario, l'agricoltura continua a rappresentare, agli inizi del sec. XXI, una voce molto importante nel quadro economico provinciale. Si producono in buona quantità grano, barbabietole da zucchero, patate, ortaggi, frutta e foraggi, che alimentano un discreto allevamento bovino e suino. Un cenno a sé merita la viticoltura, che, abbinandosi allo sviluppo del settore enologico, ha raggiunto posizioni di rilievo. Sviluppata è anche la pesca, che ha le sue basi maggiori nei porti di Fano e di Pesaro. Nell'industria i settori meglio rappresentati sono quelli alimentare, conserviero, meccanico, tessile, dell'abbigliamento (distretto industriale di Urbania) e specialmente quello dei mobili (distretto industriale di Pesaro-Urbino). Il settore terziario è particolarmente sviluppato a Pesaro e a Fano, con attività legate anche al loro porto, e a Urbino, sede di un'università di antiche tradizioni. Queste tre città, inoltre, costituiscono i centri più attivi del commercio provinciale e sono fra le località turistiche più frequentate; e mentre il turismo estivo ha come mete privilegiate Pesaro, Fano e la stazione balneare di Gabicce Mare, Urbino e vari centri dell'Appennino si segnalano per il turismo culturale, escursionistico ed enogastronomico.

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