Piacentino, Gianni

pittore e scultore italiano (Coazze, Torino, 1945). L'arte, soprattutto l'opera di Klee, lo appassiona fin da giovanissimo. Durante il liceo frequenta lo studio di A. Mondino. Negli anni Sessanta conosce G. Paolini e L. Pistoi e in questo periodo crea i quadri monocromi. Successivamente, nel 1966-67, realizza le prime strutture elementari: tavoli, pali, strutture a croce (Marble and Copper Bar With Quarter Curves, 1967-68; S.M. 55 Painted Standing Monument, 1968-69), ispirate all'idea del vuoto. In seguito, affascinato dall'estetica della tecnica, Piacentino sposta il suo interesse dai “mobili” ai “veicoli”: oggetti tridimensionali fortemente connotati sul piano estetico, sia per colore sia per essenzialità (Metalloid-amaranth Vertical Wedge-Shaped Object, 1967-68), desunti per la maggior parte dal mondo delle macchine, la cui purezza cromatica e formale e i cui profili di luce suggeriscono la velocità attraverso allusioni altamente simboliche (Gray Peary Frame With Nickel Wing Plates, 1980-82; Speed Story I, 1988; Blue-Gray Record Vehicle, 1986-88; Aerodynamic Wall-Sculpture-Gray Rhodium, 1989-90; Mat metal dynamic wing chrome flames, 1990-2002).

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