Polaroid®

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procedimento che consente di ottenere in poche decine di secondi delle immagini fotografiche positive in bianco e nero o a colori finite e permanenti. Nel procedimento in bianco e nero il negativo esposto viene portato a contatto con il supporto destinato a ricevere l'immagine e tra i due viene steso un sottile velo di sostanza sviluppatrice. Lo sviluppatore contiene un rivelatore ad azione molto energica e un solvente del bromuro d'argento. Il rivelatore completa in pochi secondi la riduzione del bromuro d'argento esposto, mentre il solvente solubilizza il bromuro non esposto e diffonde attraverso la gelatina del negativo e il velo di sviluppatore fino a raggiungere il supporto destinato a ricevere l'immagine positiva. Qui l'argento trasportato dal solvente precipita formando l'immagine positiva. Nel procedimento a colori il negativo è costituito da tre strati di emulsione sensibili alla luce blu, verde e rossa (vedi pellicola), ai quali sono intercalati altrettanti strati contenenti tre diversi rivelatori di colore rispettivamente giallo, porpora e blu-verde. Dopo l'esposizione il negativo viene portato a contatto con il supporto destinato a ricevere l'immagine positiva e tra i due viene steso un sottile velo di attivatore alcalino. In presenza dell'attivatore i rivelatori colorati riducono il bromuro esposto e rimangono così immobilizzati nello strato sensibile. I rivelatori che non hanno reagito, invece, diffondono attraverso il negativo e lo strato di attivatore fino a raggiungere il supporto negativo, dove si fissano. Successivamente sopra al negativo, uguale a quello descritto, è stesa una serie di strati trasparenti destinati a ricevere l'immagine positiva. Dopo l'esposizione, tra i due gruppi di strati viene forzato l'attivatore alcalino contenente anche del biossido di titanio, bianco e opaco, che protegge il negativo dalla luce durante lo sviluppo. Questo avviene in piena luce secondo le modalità precedentemente descritte e i rivelatori colorati diffondono attraverso lo strato di biossido di titanio formando l'immagine al di sopra di questo. Questi procedimenti derivano direttamente dal procedimento messo a punto da E. H. Land nel 1948 sviluppando ricerche precedenti svolte presso la Gevaert in Belgio e l'Agfa in Germania.

Fondata nel 1937 da E. H. Land inizialmente produceva prismi, occhiali e vetri accoppiati, tutti basati sul principio della polarizzazione della luce. Intorno alla metà degli anni Quaranta ha iniziato la fabbricazione di un particolare tipo di macchina fotografica, in grado di fornire direttamente una copia positiva delle fotografie grazie a pellicole dotate, oltre al rivestimento fotosensibile, anche di sostanze necessarie allo sviluppo; nel 1972 commercializzò una macchina capace di stampare direttamente, dopo pochi minuti, foto a colori. Nel 2005 la Polaroid è stata ceduta completamente al gruppo Petters Worldwide dalla JP Morgan Chase, che dal 2002, deteneva il 53% dell'azienda.

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