Pradamano
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comune in provincia di Udine (7 km), 88 m s.m., 16,32 km², 2616 ab. (pradamanesi), patrono: santa Cecilia (22 novembre).
Centro dell'alta pianura friulana, alla destra del torrente Malina. Già possesso del Patriarcato di Aquileia, nel sec. XII fu donato all'abbazia di Rosazzo; divenne feudo dei Savorgnan (sec. XIV), cui rimase anche dopo essere entrato nell'orbita di Venezia (1420). Alla fine del Seicento risale la villa Ottelio. La parrocchiale è settecentesca e la villa Giacomelli, progettata da A. Scala e restaurata nel sec. XX, risale all'Ottocento. § L'agricoltura produce cereali, uva da vino, ortaggi, frutta e foraggi; si pratica l'allevamento bovino. L'industria è attiva nei settori meccanico, siderurgico, impiantistico, informatico, edile, tessile, cartario e cartotecnico, della lavorazione del legno, dell'arredamento, dell'utensileria e della lavorazione dei metalli.