Ròcca de' Baldi

Indice

comune in provincia di Cuneo (21 km), 414 m s.m., 26,32 km², 1616 ab. (roccadebaldesi), patrono: san Magno (terza domenica di agosto).

Centro esteso nel Monregalesesettentrionale; sede comunale è Crava. Il territorio appartenne al vescovo di Asti (1041) e in seguito ai Morozzo, al comune di Cuneo e a quello di Mondovì. Passato ai marchesi di Ceva nel 1319, fece parte della dote di Valentina Visconti (1389). Nel 1415 divenne possesso degli Acaia e, quindi, ai Savoia.§ Nel borgo antico di Rocca, ben conservato, sono diversi monumenti. Il castello, risalente al sec. XII ma ampliato e rimaneggiato nei sec. XVII-XVIII, conserva dell'originaria struttura una torre merlata; la cappella della Crocetta ha interessanti affreschi tardoquattrocenteschi; la parrocchiale di San Marco (sec. XV-XVI), modificata da F. Gallo nel Settecento, ha il campanile ricavato dalla trecentesca torre civica. Posta su un colle al limite dell'abitato è l'abbazia di Santa Maria del Castello (sec. XVII), di G. Boetto. Sulla strada per Crava è la secentesca cappella di San Rocco, con affreschi coevi. A Crava sono i resti del priorato di San Quirico e la parrocchiale dell'Assunta (sec. XVIII). § L'agricoltura produce cereali, ortaggi e foraggi per l'allevamento bovino (con produzione lattiero-casearia), suino e avicolo. L'industria opera nei settori della lavorazione del legno e dei metalli. § Nella campagna circostante si trova l'oasi di Crava Morozzo (la prima istituita dalla Lega Italiana Protezione Uccelli), zona umida di particolare importanza per la nidificazione e la sosta di numerose specie di uccelli.

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