Róssi, Attìlio

pittore e grafico italiano (Albairate, Milano, 1909-Milano, 1994). La sua pittura si sviluppò sulle indicazioni delle correnti d'avanguardia, dal cubismo all'espressionismo. Dal 1933 al 1935 diresse la rivista Campo Grafico, impegnata sui problemi della nuova arte tipografica, secondo le esperienze maturate dal Bauhaus. Trasferitosi a Buenos Aires nel 1935, vi esplicò un'intensa attività di grafico editoriale (illustrò tra l'altro opere di Jimenez, Alberti, Borges, Neruda, ecc.), di pittore e di critico d'arte (nel 1936 presentò la prima rassegna d'arte astratta argentina). Rientrato in Italia dopo la fine della guerra, continuò la sua intensa attività impegnandosi, anche nei settori della scenografia e della cartellonistica. Straordinaria sintesi delle sue qualità pittoriche sono le grandi tele della Via Crucis (1974-75), drammatica sequenza di immagini, di personaggi della storia più recente, assunti dall'artista quali interpreti del racconto sacro.

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