Recovery fund

È il nome generico del piano straordinario da 750 miliardi varato dall’Unione Europea nel luglio 2020 per aiutare gli Stati messi in difficoltà dalla crisi economica scatenata dalla pandemia di COVID-19. Lo stanziamento è suddiviso in 360 miliardi di prestiti da restituire entro il 2058, più 390 miliardi sotto forma di sovvenzioni a fondo perduto. La quota destinata all’Italia è di 209 miliardi, suddivisi in 127 di prestiti e 82 di sovvenzioni. Il finanziamento del fondo avviene attraverso l’emissione di bond pluriennali da parte della Commissione Europea: in pratica, un debito comune europeo garantito da tutti gli Stati.
Il termine Recovery fund (traducibile in italiano come “fondo di recupero”) è stato poi soppiantato dalla definizione ufficiale di Next Generation EU, declinato in Italia come Piano Nazionale di Resilienza e Rilancio (PNRR). Il PNRR è costruito intorno a tre linee strategiche: modernizzazione del Paese; transizione ecologica; inclusione socio-territoriale e parità di genere.