Rhò, Mànlio

pittore italiano (Como 1901-1957). La definizione della sua pittura si compì, tra il 1923 e il 1934, attraverso un coerente processo di sintesi compositiva destinato a sfociare in un deciso orientamento astrattista, concretizzato dall'artista con la sua adesione (assieme all'amico Radice) alla poetica del non figurativo del gruppo Como. Nel 1938 Rhò fu tra i fondatori del gruppo “Valori Primordiali Futuristi Sant'Elia”, divenendo più tardi uno dei principali esponenti del MAC (Movimento Arte Concreta). Intorno alla fine degli anni Trenta l'artista intensificò l'interiorità della sua pittura attraverso composizioni strutturali di salda impostazione geometrica, con sapienti esiti cromatici. Parallelamente svolse attività didattica (dal 1919 al 1929 presso la Scuola di Disegno e Arte Applicata di Erba; dal 1942 al 1957 presso il Setificio di Como), maturando anche esperienze tecnologiche quale consulente tecnico e artistico nella stampa di tessuti per arredamento e alta moda. Rhò seppe tradurre i fondamenti di questa acquisita coscienza tecnologica in termini di creazione artistica, con non pochi punti di contatto con gli ideali del Bauhaus tedesco.

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