Ridòlfi, Còsimo, marchése

uomo politico e filantropo italiano (Firenze 1794-1865). Giovanissimo studioso di botanica, membro dell'Accademia dei Georgofili, sostenitore delle Casse di Risparmio e delle scuole di mutuo insegnamento, nel 1827 fondò con Vieusseux e Lambruschini il Giornale agrario toscano e nel 1834 istituì a Meleto un suo istituto teorico pratico di agraria che gli valse fama europea. Liberale moderato, nel 1846 caldeggiò apertamente alcune riforme politiche che lo misero in contrasto con il granduca, ma nel 1847 divenne ministro dell'Interno e l'anno successivo presidente del Consiglio. Dimessosi il 30 luglio e incaricato di importanti missioni diplomatiche in Francia e in Inghilterra, al suo ritorno in patria non volle collaborare con Guerrazzi e si ritirò a vita privata per dedicarsi anche dopo il ritorno del granduca allo studio e alla pratica dell'agricoltura. Ministro degli Affari Esteri e dell'Istruzione nel governo provvisorio del 1859, fu nominato senatore del regno nel 1860.

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