Rivèllo

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comune in provincia di Potenza (123 km), 479 m s.m., 68,94 km², 2662 ab. (rivellesi), patrono: san Nicola di Bari (6 dicembre).

Centro arroccato in splendida posizione panoramica su un colle alla sinistra del fiume Noce. Sede di una comunità basiliana e conteso tra Bizantini e Longobardi, fu conquistato da questi ultimi e, fino al sec. XVII, fu organizzato in due centri distinti: l'inferiore, osservante il rito greco-ortodosso, e il superiore di culto latino. Sotto i Normanni fece parte della Contea di Lauria, quindi passò ai Santasofia, partecipando all'insurrezione ghibellina (1268). In seguito ebbe numerosi feudatari, tra i quali i Serpico, i Sanseverino, i Cardona, i Pignatelli e, infine, i De Palo.§ Nell'abitato, dove si snodano viuzze a gradinate, con abitazioni dai colori vivaci, logge, piazzette, portali e ringhiere, le due differenti culture (la greca e la latina) sono testimoniate dai principali edifici religiosi. La chiesa bizantina di Santa Barbara ha affreschi della fine del Cinquecento. La chiesa di San Michele dei Greci presenta un portale barocco. L'ex convento dei frati Minori Osservanti (sec. XV), nel prospetto della chiesa, reca tracce di affreschi (sec. XVI) e un portale, di ispirazione catalana, con due leoni alla base, sormontato dallo stemma cittadino. L'interno, a una navata, custodisce un coro ligneo (1623-53); il chiostro, parzialmente demolito, è decorato da affreschi del sec. XVII. Nell'ex convento di Sant'Antonio ha sede il Museo Civico Archeologico. A dominio dell'abitato sorge la possente chiesa di San Nicola dei Greci, con la suggestiva cripta, in cui 34 colonne sorreggono piccole volte a crociera.§ L'economia si basa sull'agricoltura (cereali, uva da vino, foraggi, ortaggi e frutta), sull'allevamento e sull'artigianato (rame, oreficeria e ricami).

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