Roederer, Pierre-Louis, cónte

uomo politico e scrittore francese (Metz 1754-Bois-Roussel 1835). Avvocato, consigliere parlamentare, fu eletto agli Stati Generali (1789) dove si batté per l'abolizione degli ordini religiosi e per la riforma della giustizia. Prese tuttavia le difese di Luigi XVI, contestando, sulle colonne del Journal de Paris, il diritto della Convenzione di giudicare il re. Nemico acerrimo dei giacobini, si ritirò dalla vita politica ma nel 1799 fu nominato consigliere di Stato. Senatore (1802), fu ministro delle Finanze del Regno di Napoli (1806-08) e del Granducato di Berg (1810). Durante i Cento Giorni (1815) fu creato pari di Francia. Ritiratosi dalla vita politica dopo la caduta di Napoleone, Luigi Filippo lo confermò pari (1832). Le sue Opere complete furono pubblicate in 8 volumi tra il 1835 e il 1860.

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