Romanèlli, Giovanni Francésco

pittore italiano noto anche come Raffaellino (Viterbo ca. 1610-1662). Allievo di Pietro da Cortona e suo aiuto nella decorazione del soffitto di palazzo Barberini, risentì inizialmente del dinamismo e dell'esuberanza pittorica cortonesca (Le nozze di Peleo e Teti, Roma, palazzo Sciarra), volgendosi poi verso una maggiore razionalità ed eleganza compositiva corrispondenti alla generale ripresa, dopo il 1638, delle teorie classiciste (Presentazione al tempio, Roma, S. Maria degli Angeli; Assunta, Roma, soffitto della sacrestia di S. Maria dell'Anima; cartoni per l'arazzeria Barberini). Fu attivo anche in Francia (1646-47; 1655) dove introdusse la visione cortonesca attraverso le grandi imprese decorative al Louvre (alcune sale del pianterreno) e al palazzo Mazzarino (ora Biblioteca Nazionale).

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