Romanov

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casa imperiale che governò la Russia dal 1613 al 1762 e come Romanov-Holstein-Gottorp per pochi mesi nel 1762 e ancora dal 1796 al 1917. Di antica origine nobiliare, ebbe un momento di importanza quando Anastasia Romanovna (m. 1560) sposò lo zar Ivan IV il Terribile, penultimo della dinastia dei Rjurikidi, famiglia estintasi con Teodoro I (1557-1598). Fallito nel 1605 il tentativo di Boris Fëderovič Godunov (ca. 1551-1605), cognato di quest'ultimo, di dar vita a una nuova dinastia, dopo alcuni anni di guerra civile, nel 1613 fu proclamato zar Michele III Fëdorovic (1596-1645), il quale, nonostante dovesse la sua elezione al ceto medio, divenne ben presto l'esponente della grande proprietà terriera e della classe mercantile, e tali rimasero sempre i Romanov fino alla loro caduta. A Michele III succedette il figlio Alessio Michajlovič (1629-1676); a questi il figlio Teodoro III (1661-1682) che lasciò due fratelli, Ivan V Alekseevic(1666-1696) e Pietro I, detto il Grande (1672-1725) ancora giovanetti che in un primo tempo (1682-89) regnarono congiuntamente sotto la reggenza della sorella Sofia Alekseevno (1657-1704), fino a quando Pietro I non eliminò Sofia e Ivan. Ivan V lasciò due figlie, Anna Ivanovna(1693-1740), che fu zarina dal 1730 al 1740, e Caterina Ivanovna(m. 1733), che fu la nonna del piccolo zar Ivan VI (1740-1764) col quale si estinse questo ramo dei Romanov-BrunswickWolfenbuttel. Pietro I ebbe un figlio, lo zarevič Alessio Petrovič, fatto uccidere dal padre nel 1718, che a sua volta lasciò un figlio che fu lo zar Pietro II (1715-1730), e due figlie, Elisabetta Petrovna (1709-1762), zarina dal 1741 al 1762, e Anna Petrovna (m. 1728), il cui figlio Pietro III (1728-1762), dette vita ai Romanov-Holstein-Gottorp. Al lungo regno (1762-96) della vedova di Pietro III, la tedesca Caterina II, succedette quello del figlio di quest'ultima, Paolo I (1754-1801), il quale lasciò tre figli: lo zar Alessandro I (1777-1825), il viceré di Polonia Costantino e lo zar Nicola I (1796-1855), dal quale ultimo soltanto i Romanov ebbero continuazione. Infatti da lui si dipartì il ramo primogenito iniziato da Alessandro II (1818-1881) il quale a sua volta ebbe: Alessandro III (1845-1894) padre a sua volta di Nicola II (1868-1918), il massacro del quale, avvenuto unitamente a tutti i membri della sua famiglia, portò all'estinzione del ramo stesso; Vladimiro (1847-1909) fu il capostipite dei Romanov che dopo la Rivoluzione bolscevica divennero i pretendenti al trono di Russia prima con Cirillo (1876-1938) poi con il figlio di questi, Vladimiro (1917-1992), quindi con Maria Vladimirovna(n. 1953), figlia di quest'ultimo; Paolo(1860-1919) da cui discendono da un lato Demetrio (1891-1942) padre di Paolo (n. 1927), dall'altro i principi Paley (estinti nella linea maschile nel 1918), tutti esclusi dall'eventuale successione al trono per avere contratto matrimoni non conformi alle leggi della casa imperiale di Russia. Fratelli cadetti di Alessandro II e capostipiti di altri rami dei Romanov furono: Costantino, padre di Olga (1851-1931), regina di Grecia, di Costantino (1858-1915), poeta famoso la cui discendenza fu distrutta quasi tutta durante la Rivoluzione, e di Nicola (1850-1918) i cui discendenti sono esclusi da un'eventuale successione al trono per avere egli contratto matrimonio morganatico; Nicola (1831-1891), generale degli eserciti russi, padre a sua volta di Nicola, noto generale della I guerra mondiale, e di Pietro (1864-1931) il cui figlio Romano (n. 1896), avendo contratto matrimonio borghese, ha avuto discendenza esclusa dall'eventuale successione al trono; Michele, padre dello storico NicolaMichajlovič (1859-1919) e di altri due figli fucilati durante la Rivoluzione, mentre i figli superstiti di Michele, avendo contratto essi pure matrimoni non conformi alle leggi della casa imperiale, sono esclusi da un'eventuale successione al trono. Tutti i sopravvissuti e i loro discendenti vivono in esilio in vari Paesi europei o in America. Dei figli naturali il più noto fu Eugenio Alekseëv (1843-1909), viceré dell'Estremo Oriente, la cui paternità è attribuita ad Alessandro II.

Bibliografia

A. G. Mazour, Rise and Fall of the Romanovs, New York, 1960; E. M. Almedingen, The Romanovs: Three Centuries of an Ill-Fated Dynasty, Londra, 1966; S. Harcave, The Years of the Golden Cockerel: the Last Century of the Romanov Tsars, New York, 1969; J. Bergamini, I Romanov, Milano, 1971.

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