Rossellino, Antònio

scultore italiano (Settignano 1427-Firenze 1479). Formatosi nella bottega del fratello Bernardo, che rilevò alla morte di quest'ultimo (1464), risentì anche dei modi di Desiderio da Settignano, cui si accostano le Madonne giovanili, come quella circondata da cherubini del Metropolitan Museum o quella della collezione Gubelkian di New York, come pure il busto di S. Giovannino al Bargello. Ritrattista acuto e sensibile, dal robusto naturalismo del busto di Giovanni Chellini (1456, Londra, Victoria and Albert Museum) passò a una più asciutta sintesi formale nel superbo busto di Matteo Palmieri (1468, Firenze, Bargello). Nella sua vasta produzione monumentale (altari e tombe) seppe rinnovare gli schemi umanistici trasmessigli dal fratello con grande libertà e freschezza decorativa, fondendo in equilibrata sintesi architettura, scultura e spesso pittura. Massimo esempio è il Monumento del cardinale di Portogallo (1461-66, Firenze, S. Miniato al Monte), dove l'inquadratura architettonica si risolve in una robusta struttura plastico-decorativa resa vibrante dagli impianti in movimento delle figure e dal fitto ornato. Con la collaborazione di Mino da Fiesole per due riquadri, Antonio condusse (1472) i rilievi per il pulpito del duomo di Prato, con un gusto narrativo e descrittivo ancor più accentuato nella pala d'altare scolpita con Natività (1475) per la cappella Piccolomini nella chiesa napoletana di S. Anna dei Lombardi, nella quale si trova anche il Monumento a Maria d'Aragona, forse terminato da Benedetto da Maiano dopo la morte di Rossellino.

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