Rouault, Georges

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pittore, incisore e scrittore francese (Parigi 1871-1958). Cresciuto in un ambiente familiare di artigiani, fu iniziato alla pittura dal nonno (ammiratore di Courbet). Dopo un periodo di attività come apprendista pittore e poi restauratore di vetrate (aveva frequentato i corsi serali della Scuola di Arti Decorative), nel 1890 iniziò studi regolari di pittura alla Scuola di Belle Arti, dove ebbe una solida preparazione sotto la guida di G. Moreau (nel 1898 divenne conservatore del Museo intitolato al maestro del simbolismo) e dove si legò in amicizia con Matisse, Marquet, Manguin. Del periodo formativo sono alcune sue opere realizzate sotto l'evidente influsso di Moreau (Gesù tra i dottori, 1894, Colmar, Museo dell'Unterlinden). Intorno al 1903 la pittura di Rouault si trasformò totalmente preannunciando quelli che sarebbero divenuti i caratteri costanti del linguaggio dell'artista, il cui mondo poetico si delineò tra il 1905 e il 1907 sotto l'impulso di precisi moventi spirituali e sociali, scaturiti da una sincera e drammatica sensibilità religiosa (alla cui formazione avevano contribuito gli incontri con Huysmans e Léon Bloy e i lunghi periodi di isolamento); i temi prediletti del tribunale, del circo, delle prostitute ricorrono in immagini di intensa espressività, eseguite in quest'epoca con la tecnica dell'acquerello e del guazzo, da cui l'artista seppe sortire effetti di impietosa violenza, per qualche verso accostabili ai risultati dell'espressionismo tedesco. Nel 1914, dopo aver compiuto esperienze nel campo della ceramica, Rouault iniziò, su richiesta di A. Vollard, a incidere, trovando nella perentorietà del segno grafico nuove possibilità espressive per sottolineare il valore plastico della forma, come dimostrano le 58 tavole del Miserere portate a termine nel 1928. A partire dal 1915 le qualità della sua pittura mutano ancora: alla levigata trasparenza dei colori viene sostituendosi una materia cromatica di più nutrito impasto e di più ricca varietà di toni, che conferisce spessore di rilievo allo schematismo delle forme, sempre più semplificate dall'essenzialità dei contorni evidenziati da netti tratti neri, ed esalta atmosfere e individuazioni psicologiche di intensa suggestione (è l'epoca delle grandi composizioni sui temi abituali, di cui esempio superbo è il Vecchio re del 1936; Pittsburgh, Carnegie Institut). All'attività pittorica l'artista alternò quella incisoria (Les reincarnations du Père Ubu, 1918-19; Passion, 1934-35). Nel 1926 Rouault pubblicò, con prefazione di A. Suarès, i Souvenirs intimes, seguiti, nello stesso anno, dalla pubblicazione dell'album George Rouault con testo di J. Maritain. Dal 1940 l'artista si consacrò esclusivamente alla pittura sacra, caratterizzata da un colore divenuto ancor più prezioso e da una misura strutturale di più rigoroso equilibrio: significativi sono, dal 1945, le piccole scene bibliche, segnate dalla costante presenza di soli nimbati, e i paesaggi, nei quali la drammaticità delle opere giovanili si placa nel ritmo pacato e maestoso della composizione e nella serenità delle atmosfere. Nel 1945 Rouault eseguì i cartoni per le vetrate della chiesa del plateau d'Assy (realizzate da H. Stevens e P. Bony). Nel 1948, dopo lunghe e amare vicende, Rouault vinse la causa contro gli eredi di Vollard (che fin dal 1913-14 aveva acquisito tutti i diritti sulla sua produzione) rientrando così in possesso di ben 700 opere, 315 delle quali furono bruciate dall'artista perché ritenute imperfette.

Bibliografia

J. Thrall Soby, Georges Rouault, New York, 1947; J. Lassaigne, Rouault, Ginevra, 1951; J. Maritain, Georges Rouault, New York, 1952; L. Venturi, Rouault, Ginevra, 1959; P. Courthion, Georges Rouault, Parigi, 1962; Catalogue de l'exposition Georges Rouault au Musée National d'Art Moderne, Parigi, 1971; S. Breton, C. Rusconi, Miserere di Rouault e la passione di Cristo, Pescara, 1990.

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