SWAPO

sigla della South West Africa People's Organization, organizzazione di ispirazione marxista fondata nel 1959 nell'ex Africa del Sud-Ovest, ora Namibia, da Sam Nujoma e Toivo ja Toivo. Costituito il quartier generale in Tanzania, la SWAPO passava decisamente alla lotta armata in occasione della revoca del mandato ONU alla Repubblica Sudafricana (1966), utilizzando basi operative nella confinante Angola. Nonostante l'appoggio internazionale – dal 1973 fu riconosciuta dalle Nazioni Unite come unica rappresentante del popolo namibiano – e una risoluzione ONU (1978) che dichiarava l'indipendenza della Namibia, la SWAPO non riusciva a mettere seriamente in crisi l'esercito sudafricano che era, peraltro, impegnato proprio contro l'Angola. Con il riavvicinamento tra Washington e Mosca si creavano le condizioni per un accordo diplomatico tra Repubblica Sudafricana e Angola (1988), il ritiro delle truppe di Pretoria e il riconoscimento dell'indipendenza della Namibia. Principale artefice del processo di decolonizzazione della Namibia, il fondatore e leader della SWAPO, Sam Nujoma, vinceva le prime elezioni presidenziali (1990) del nuovo Stato indipendente. Profondamente radicata nella società namibiana, la SWAPO dava prova di saper garantire la necessaria stabilità per lo sviluppo di un Paese che, pur essendo tra gli ultimi ad accedere all'indipendenza, rappresentava una delle poche oasi nel tumultuoso panorama africano contemporaneo. Una conferma di tale ruolo della SWAPO veniva dalle elezioni del 1994, nelle quali l'organizzazione conquistava la maggioranza assoluta dei seggi e Nujoma si vedeva rinnovato il mandato presidenziale. Alle elezioni del 2004 ha ottenuto il 75% dei voti, conquistando 55 seggi su 78.

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