San Benigno Canavése

comune della città metropolitana di Torino (19 km), 213 m s.m., 22,19 km², 5980 ab. (sambenignesi), patrono: san Tiburzio (ultima domenica di luglio).

Centro del Basso Canavese, nella pianura alluvionale alla destra del torrente Orco, presso la confluenza del rio Baudino e del torrente Malone. La sua storia si identifica con quella dell'abbazia cluniacense di Fruttuaria, eretta in questa località tra il 1003 e il 1007 dall'abate Guglielmo da Volpiano, e rifugio del re Arduino, che vi morì nel 1014. Fu per secoli potente e ricca, e direttamente soggetta alla Santa Sede. Nel sec. XVI iniziò la decadenza dell'abbazia; nel 1741 i Savoia ne riscattarono il territorio e nel 1803 fu soppresso anche il monastero.§ Dell'antica abbazia si conservano l'imponente campanile romanico annesso alla grandiosa parrocchiale dell'Assunta, costruita da Mario Lodovico Quarini su progetto di Bernardo Antonio Vittone, e pochi resti incorporati nell'Istituto Salesiano adiacente alla chiesa. Della cinta medievale resta una torre con porta.§ L'agricoltura produce cereali e foraggi ed è praticata la pioppicoltura; cospicuo il patrimonio zootecnico. L'industria, assai sviluppata, è attiva nei settori meccanico, tessile (lana), edile, della lavorazione del legno e della gomma. Fiorente è il commercio.