Sant'Àngelo Lodigiano

Indice

comune in provincia di Lodi (13 km), 73 m s.m., 20,01 km², 12.096 ab. (santangiolini), patrono: sant’ Antonio Abate (17 gennaio).

Cittadina situata presso riva destra del Lambro. Feudo del vescovado di Lodi nel sec. XII, passò poi ai Visconti. Regina della Scala, moglie di Bernabò, nella seconda metà del Trecento ampliò il castello facendone la sua dimora preferita. Gian Galeazzo Visconti trasformò l'area in una vasta riserva di caccia e, infine, Francesco Sforza nel 1452 concesse il castello e il borgo a Gian Matteo detto il Bolognino. § Il castello (inizio sec. XIII) è una delle rocche meglio conservate della Lombardia; a pianta rettangolare, con torri agli angoli, si sviluppa attorno a un grande cortile centrale e presenta il grande torrione d'ingresso. Assediato e saccheggiato dagli spagnoli e dai francesi, fu più volte modificato e riportato alle forme originarie alla fine del sec. XIX dal conte Gian Giacomo Morando Bolognini; ospita il Museo del Pane, che ricostruisce la storia di questo alimento e raccoglie tipologie provenienti da vari paesi; il Museo Lombardo di Storia dell'Agricoltura, e il Museo “Morando Bolognini”, con arredi, armi e armature, sculture e dipinti, ceramiche e documenti di varie epoche. § All'agricoltura (cereali e foraggi) e all'allevamento bovino e suino si affianca un notevole comparto industriale, con aziende metalmeccaniche (macchine utensili e agricole, stampi e carpenterie), tessili, grafiche, alimentari (caseifici e lavorazione della carne), dei manufatti in cemento e della lavorazione delle materie plastiche. Di rilievo anche il commercio. Vi opera una sezione dell'Istituto Sperimentale per la Cerealicoltura. § Vi nacque santa Francesca Cabrini (1850-1917), patrona degli emigranti; Pier Paolo Pasolini vi girò alcune scene del film Edipo re (1967).

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