Scìltian, Gregòrio

pittore di origine armena (Rostov 1900-Roma 1985). Lasciata la Russia nel 1919, soggiornò a Vienna, Berlino e Parigi, stabilendosi infine in Italia, dove la sua pittura ha trovato una notevole affermazione grazie al giudizio favorevole di U. Ojetti. Totalmente estranea ai fatti delle varie tendenze dell'arte contemporanea, la pittura di Sciltian è volta a realizzare, con straordinario mestiere, fedeli evocazioni della realtà secondo i modi del minuzioso realismo secentesco, interpretato con un'ottica che sfiora gli effetti del trompe-l'œil. Sciltian si dedicò con fortuna anche alla ritrattistica (Ritratto della regina Elisabetta d'Inghilterra) e ai temi sacri.

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