Scrofulariàcee

sf. pl. [dal latino scrofŭlae, scrofola, perché tali piante si ritenevano efficaci contro di essa]. Famiglia (Scrophulariaceae) di piante dell'ordine Lamiali diffuse prevalentemente nelle regioni temperate e calde, rare ai tropici. Sono in gran parte erbe e suffrutici, raramente arboree (Paulownia), spesso tendenti al parassitismo. Quest'ultimo può essere parziale, nel qual caso le piante conservano il pigmento clorofilliano, pur prendendo contatto con l'ospite mediante austori radicali, oppure totale, in varie forme prive di clorofilla, come nel genere Hyobanche, del Sudafrica, che costituisce un anello di passaggio verso il parassitismo delle affini Orobancacee. Le Scrofulariacee hanno foglie basali opposte o verticillate e foglie cauline alterne, semplici con margine intero o dentato, penninervie; i fiori, ermafroditi, spesso sono irregolari, hanno 4 o 5 petali, la corolla spesso bilabiata; frutto a capsula setticida o a schizocarpo formato da due acheni; i semi sono dispersi dal vento.

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