Sipunculoidèi o Sipuncùlidi

sm. pl. [sec. XIX; dal latino sipuncŭlus, dim. di sipho-ōnis, sifone+-oide]. Phylum (Sipuncula) che annovera poco più di 320 specie di invertebrati marini, vermiformi, di dimensioni comprese fra 2 mm e oltre 70 cm, bentonici e poco mobili. Sono affini agli Anellidi ma privi di metameria. Hanno corpo cilindrico diviso in due porzioni, di cui l'anteriore, detta propriamente introverto, ma talvolta anche proboscide, è più sottile della posteriore e retraibile in essa; la parete del corpo è simile a quella degli Anellidi, con tre strati muscolari (circolare, obliquo e longitudinale) sotto un'epidermide dalla cuticola rugosa e un derma provvisto di ghiandole e organi di senso. Il celoma è grande, non settato, e il liquido celomatico contiene emoeritrina; alla cavità celomatica sono connessi uno o due nefridi, che sboccano ventralmente presso la metà del corpo. Funzione escretrice hanno anche formazioni celomatiche pluricellulari a forma di vaso, dette urne; queste possono essere aderenti alla parete interna della cavità celomatica o libere e vaganti nel liquido celomatico; le urne catturano particelle di rifiuto e le trasportano ai nefridi. Mancano i sistemi circolatorio e respiratorio; lo scambio gassoso avviene in gran parte al livello dei lobi e dei tentacoli dell'introverto e la distribuzione è a carico dell'apparato celomatico. All'estremità anteriore del corpo si apre la bocca, circondata da frange e tentacoli ciliati; i tentacoli, cavi, sono collegati a due sacche interne piene di liquido che ne regolano la pressione e l'estensione; alla bocca segue un lungo tubo digerente che, raggiunta l'estremità posteriore del corpo, si ripiega a U e si riavvolge su se stesso, sboccando dorsalmente con l'ano presso la metà del corpo (raramente sull'introverto). Il sistema nervoso ricorda quello degli Anellidi, con un ganglio dorsale (sopraesofageo) e un cordone ventrale nel quale tuttavia non c'è traccia di metamerizzazione; gli organi di senso, quali ocelli, fossette chemorecettrici ecc., sono particolarmente abbondanti nella regione dell'introverto. I sessi sono separati e simili; le gonadi si formano periodicamente sui muscoli retrattori dell'introverto e versano i gameti nel celoma, dal quale fuoriescono attraverso i dotti nefridiali; la fecondazione è esterna e lo sviluppo diretto o indiretto, con una larva di tipo trocofora, senza formazione di metameri; alcune specie presentano anche un secondo stadio larvale, detto pelagosfera. I Sipunculoidei vivono in fessure delle rocce o affossati nel fango, o in ripari quali tubi di Anellidi, conchiglie vuote di Gasteropodi ecc.; alcuni sono perforatori di substrati duri. Si nutrono di depositi organici, che ingeriscono insieme alla sabbia o al fango, ma possono anche raccogliere cibo selezionato tramite il muco dei tentacoli. Fra i generi presenti nel Mediterraneo, Sipunculus e Phascolosoma.

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