Zoologia

sm. pl. [dal latino anellus, anello]. Phylum (Annelida) di Bilateri Protostomicelomati vermiformi, comprendente circa 17.000 specie, il cui nome deriva dal fatto che il loro corpo è costituito da una ripetizione di parti uguali (segmenti o metameri) che esternamente sembrano anelli. Questa condizione, detta metameria, compare negli Anellidi per la prima volta e già perfettamente sviluppata. Il corpo degli Anellidi , di dimensioni variabili fra pochi millimetri e oltre due metri, si presenta omogeneo o differenziato in regioni, in rapporto al modo di vita. Il capo può portare tentacoli o cirri a funzione sensitiva, una bocca armata di mandibole, alla quale segue un faringe eversibile (proboscide) e talvolta occhi ben sviluppati. Il tronco può presentare appendici (parapodi) o setole direttamente emergenti dalla parete esterna o altre formazioni (Policheti). Sotto un epitelio rivestito di cuticola giacciono due strati di muscolatura, uno esterno di fibre circolari e uno interno di fibre longitudinali. La cavità del corpo, rappresentata da un celoma ben sviluppato e ripieno di liquido, è organizzata in coppie di concamerazioni successive, una per segmento, separate fra loro da mesenteri (quelle dei due lati) e da setti trasversali (quelle di segmenti successivi), ma si possono verificare ampie fusioni (Policheti) o occlusioni (Irudinei). La principale funzione del celoma è quella di uno scheletro idrostatico, che permette una locomozione di tipo peristaltico coadiuvata dall'azione antagonista della muscolatura longitudinale e circolare sul liquido celomatico. Questo tipo di locomozione è caratteristico dei vermi affossatori, quali erano probabilmente gli Anellidi primitivi. Il celoma ha anche funzione di trasporto di metaboliti e cataboliti. Alle camere celomiche sono associati i metanefridi, organi dell'escrezione, e le gonadi, anch'essi in numero di due per segmento ma non presenti in tutti i segmenti. La presenza di organi escretori e delle gonadi in tutti i metameri è considerata una caratteristica degli Anellidi più primitivi; nelle forme più evolute questi organi tendono a localizzarsi in un numero ristretto di metameri. Il tubo digerente è rettilineo e in genere esteso per tutta la lunghezza del corpo. La respirazione è compiuta per mezzo di filamenti branchiali, che spesso si ripetono lungo il corpo (Policheti) in numero di una coppia per segmento, o per via cutanea (Oligocheti, Irudinei). Il sistema circolatorio è ben sviluppato, generalmente con un grosso vaso dorsale pulsante che funge da cuore. Dai vasi e seni sanguigni principali, che decorrono longitudinalmente, partono rami laterali in ogni segmento. Il sangue degli Anellidi può contenere emoglobina, clorocruorina ed emoeritrina, quali pigmenti respiratori, e pochi amebociti. Il sistema nervoso consta di un ammasso gangliare soprafaringeo (cervello), uno sottofaringeo, uniti da connettivi, e una catena ventrale costituita primitivamente da una coppia di gangli per metamero, fusi fra loro in vario grado. Gli Anellidi sono a sessi separati o ermafroditi e il loro sviluppo è indiretto, con la formazione di una larva detta trocofora (Policheti), o diretto (Oligocheti, Irudinei). Gli Anellidi vivono per lo più in acqua ma anche in ambiente terrestre, purché molto umido, nel primo caso liberi o dentro tubi, e presentano svariate modalità di alimentazione, dalla predazione alla filtrazione, alla consumazione di detriti, al parassitismo. Il phylum Anellidi è diviso in due classi : Policheti e Clitellati. All'interno dei Policheti vengono attualmente inseriti, secondo svariati autori, anche gli Archianellidi, un tempo considerati una classe a sé stante. Agli Archianellidi non è oggi riconosciuta alcuna validità sistematica. Considerazioni analoghe valgono per i Mizostomidi, in precenza considerati una classe, ma che possono essere facilmente riconosciuti come Policheti altamente modificati per la vita parassitaria. Fra i Clitellati si ritrovano le due sottoclassi maggiori degli Oligocheti e degli Irudinei, accanto alle due sottoclassi delle Acantobdelle e Brachiobdelle, numericamente poco consistenti.

Paleontologia

Fra tutti gli Anellidi solo la classe Policheti riveste un certo interesse in paleontologia: le tracce fossili a essa riferite vengono attribuite sia all'ordine Erranti, sia all'ordine Sedentari, sia infine all'ordine Miskoidi, noto solo allo stato fossile. Resti fossili di Erranti sono noti dall'Ordoviciano: si tratta di frammenti di mascelle e, più raramente, di impronte vermiformi di corpi segmentati. Più abbondanti sono i Sedentari, noti fin dal Cambriano, cui viene attribuito un gran numero di tipi diversi sotto forma per lo più di tubicini calcarei. Ai Miskoidi, infine, limitati al Cambriano-Ordoviciano, viene attribuito un certo numero di generi che non hanno riscontro nella natura attuale.

Bibliografia

R. P. Dales, Anellids, New York, 1963; W. H. Freeman, B. Bracegirdle, Atlante di anatomia degli invertebrati, Padova, 1978; R. D. Barnes, Zoologia: gli invertebrati, Padova, 1986.

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