Sizzano

Indice

comune in provincia di Novara (22 km), 225 m s.m., 10,50 km², 1458 ab. (sizzanesi), patrono: san Vittore (8 maggio).

Centro dell'alta pianura novarese, alla sinistra del fiume Sesia. L'antichità del paese, citato dal 1013, è testimoniata da due lapidi con iscrizione latina e da altri reperti archeologici. Nel Medioevo seguì le vicende feudali di Caltignaga e di Barengo, passando dal dominio dell'episcopato a quello del comune di Novara. Il feudo fu smembrato da questa città e nel 1449 Sizzano venne assegnato con Barengo da Francesco Sforza ai Tornielli. Ceduto ai Caccia nel 1729, tre anni più tardi ottenne il privilegio di non essere più infeudato.§ La parrocchiale di San Vittore, nel centro del paese, fu restaurata e ampliata nel 1652; è attorniata da un insieme di piccoli edifici che sembrano costituire i resti di un nucleo medievale. All'ingresso del paese sorge la chiesa di San Grato, forse medievale.§ L'economia si basa sull'industria, attiva nei settori alimentare e cartario (imballaggi in cartone ondulato). L'agricoltura produce uva (rosso sizzano e bianco greco), cereali (soprattutto riso) e foraggi per l'allevamento bovino.

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