Solanas, Fernando Ezequiel

cineasta argentino (Olivos, Buenos Aires, 1936). Dopo aver lavorato nel cinema pubblicitario e firmato due cortometraggi (Seguir andando, 1962; Reflexion ciudadana, 1963), negli anni 1966-68 lavorò spesso clandestinamente, per 30 mesi, in uno dei periodi più repressivi della storia argentina, alla realizzazione e al montaggio del lungometraggio (girato in 16 mm) La hora de los hornos, un documentario distribuito in Italia in un'edizione ridotta col titolo L'ora dei forni. Propugnatore di un tercer cine, politico e diretto, per il Terzo Mondo, Solanas iniziò nel 1972, concludendolo nel 1978 in Francia, Los hijos de Fierro (I figli di Fierro), poema metaforico sul gaucho ribelle M. Fierro, vittima di una tragica repressione. Costretto all'esilio, ha raccontato il mondo degli esuli sudamericani nello splendido Tangos-El exilio de Gardel (1984; Tangos-L'esilio di Gardel) e le difficoltà del ritorno in Sur (1988). Il successivo film, Il viaggio (1992), feroce pamphlet contro il presidente dell'Argentina C. Menem, è costato a Solanas un attentato terroristico, a dimostrazione e conferma dell'incisività e della “pericolosità” politica dei contenuti del suo cinema che neanche l'esilio ha stemperato, come dimostra La nube (1998; La nuvola), realizzato a sei anni di distanza da Il viaggio. Nel 2005 ha diretto La dignità degli ultimi e nel 2007 Argentina latente.

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