Tarcènto

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comune in provincia di Udine (19 km), 230 m s.m., 35,08 km², 8716 ab. (tarcentini), patrono: santi Pietro e Paolo (29 giugno).

Centro posto sulla riva destra del torrente Torre. Il castello, noto da quando nel 1126 appartenne ai Machland, fu in seguito dei Caporiacco. Ceduto nel 1219 a Treviso, fu distrutto nel 1352. Il borgo fu dato alle fiamme dai gemonesi nel 1411. Occupato dal re Sigismondo nel 1412, passò nel 1420 sotto la giurisdizione di Venezia e nel 1511 venne nuovamente distrutto. Nel 1673 fu ereditato dai Frangipane, che lo tennero fino al sec. XVIII. Fu quasi completamente distrutto dal terremoto del 1976. § La chiesa di San Pietro (sec. XII, ma ricostruita nel sec. XVII), conserva un pregevole altare maggiore barocco e il soffitto affrescato da Giuseppe Ghedina. Il settecentesco palazzo Frangipane, ora sede del municipio, ha una loggia ottagonale. A Segnacco è la chiesetta gotica di Sant'Eufemia (1356), con campanile a vela a bifora con tre cuspidi. § L'agricoltura produce uva da vino (tipico il ramandolo), ortaggi, frutta e cereali; si pratica l'allevamento. L'industria opera nei settori energetico, meccanico, chimico, pirotecnico, alimentare, tessile, della distillazione, dei giocattoli, del mobile e del legno. Attivo il turismo. § Da segnalare le grotte di Villanova, in particolare la famosa Grotta Nuova, che si sviluppa complessivamente per circa 4 km, costituendo il complesso di grotte e gallerie più vasto della regione.

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