Tavernari, Vittòrio

scultore e pittore italiano (Milano 1919-Varese 1987). Avviato all'arte dal padre Giovanni, restauratore finissimo, entrò a 16 anni nello studio di Francesco Wildt. Trasferitosi a Varese, non per questo mancò di partecipare attivamente ai più importanti movimenti artistici milanesi, come “Numero” e “Oltre Guernica”. La sua arte, dove volume e forma esprimono con vigore una pienezza di sentimenti pagani e panteistici, si sublima nella celebrazione dell'amore (Cantico dei Cantici, Gli amanti) o nella gloria celebrativa del nudo (Nudo femminile sdraiato) o nella forza interiore del credo (Crocifissione, Totem ecc.).

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