Tawfīq

chedivè d'Egitto (Il Cairo 1852-1892). Eletto presidente del Consiglio dopo le dimissioni di Nūbär Pasciá (1878), fu proclamato chedivè nel 1879 a seguito della deposizione del padre Ismāʽīl, sollecitata al sultano da Gran Bretagna e Francia. L'azione di governo di Tawfīq fu di scarso rilievo per lo stato caotico del Paese e portò, in quello stesso anno, al ristabilimento del controllo inglese e francese. Le manifestazioni xenofobe, culminate col movimento nazionalista di ʽArābī Pasciá, posero Tawfīq in una luce ambigua: accusato di debolezza nei confronti dei nazionalisti, e praticamente legato a Francia e Gran Bretagna, egli si trovò nell'impossibilità di dominare la situazione. Abbandonato Il Cairo a seguito del bombardamento di Alessandria (1882) e l'intervento di truppe britanniche, vi ritornò dopo l'arresto di ʽArābī (settembre 1882).

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