Tegnér, Esaias

poeta e filosofo svedese (Kyrkerud, Värmaland, 1782-Växjö 1846). Professore di greco a Lund e successivamente vescovo a Växjö, membro dell'Accademia svedese e deputato al Parlamento, Tegner fu uomo di mondo che non rimase estraneo a nessun problema discusso dai suoi contemporanei. Con tono satirico, chiarezza ed eleganza attaccò Napoleone quando questi era al massimo del suo potere (L'eterno), per poi difenderlo nel momento del declino (L'eroe). Sotto l'influenza dell'idealismo tedesco compose poesie che sono una sintesi di elementi romantici e classici (Gli uccelli migratori, Skidbladner, L'inno mattutino del poeta). Tra i massimi rappresentanti del romanticismo nazionalistico, Tegner espresse i suoi ideali gotici nel ciclo La saga di Frithiof (1820-25). Come filosofo subì l'influsso dell'etica di Kant e, in genere, dell'idealismo tedesco, da lui però molto temprato con una forte tendenza realistica; e, più che a Fichte e a Schelling, fu vicino a Schiller e a Herder. Le lettere di Tegner, pubblicate postume in 10 volumi (1953-70), sono un interessante ritratto biografico-psicologico dell'autore e un vivace quadro della società del tempo.

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