Torìno di Sàngro

Indice

comune in provincia di Chieti (65 km), 164 m s.m., 32,31 km², 2978 ab. (torinesi), patrono: Madonna di Loreto (ultimo lunedì di maggio).

Centro posto alla destra del fiume Osento. L'abitato, esistente già nel 983, dopo il Mille appartenne all'abbazia di San Giovanni in Venere, cui fu confermato nel 1195. Più tardi divenne feudo dei Carafa, dei D'Aquino, dei D'Avalos e dei De Stefano.§ La parrocchiale di San Salvatore ha una facciata in mattoni (sec. XVI), la cui parte inferiore, tripartita da lesene, ha tre portali, mentre la superiore ha un timpano curvilineo ed è movimentata da volute.§ La piccola industria è attiva nei settori metalmeccanico, edile, alimentare, dei tendaggi e delle telerie. L'agricoltura produce uva da vino, olive, ortaggi, frutta e cereali; è praticato l'allevamento ovino e bovino. Altre risorse provengono dal turismo balneare in località Torino di Sangro Marina.

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