Trockel, Rosemarie

artista tedesca (Schwerte 1952). Tutto il suo lavoro dagli anni Ottanta si sorregge su due cardini: le opere lavorate a maglia e una serie di sculture “da camera” di piccole dimensioni. In entrambi i casi solleva problematiche legate alla femminilità, alla donna e al suo ruolo nella società. Per le "pitture a maglia", disegna a computer motivi che sono poi realizzati a maglia industrialmente. Questo hobby è privato della connotazione puramente femminile per assumerne una ricca di riferimenti alla produzione di massa. Simboli riconoscibili come il coniglietto di Playboy, il marchio di pura lana vergine diventano puri elementi decorativi in schemi ripetitivi. Le sculture sono invece conglomerati di oggetti, sistemati come se fossero in esposizione per usi scientifici o etnografici. Usa svariati materiali, tra cui gesso, legno, tessuti, vetro, capelli ed "oggetti ri-trovati" per creare un'iconografia che rompe le associazioni abituali. La sua arte solleva questioni sulla cultura contemporanea e la natura umana. Ha rappresentato la Germania alla Biennale di Venezia 1999.

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