Viau, Théophile de-

poeta francese (Clairac, Agen, 1590-Parigi 1626). Bandito una prima volta dal Paese per costumi e versi libertini e per la fede protestante, passò in Inghilterra. Ottenne la grazia in cambio della conversione, ma la responsabilità attribuitagli della pubblicazione del Parnasse satyrique (1622), una raccolta di poesie licenziose di autori vari, gli attirò la persecuzione dei gesuiti. Condannato a essere bruciato in effigie, fu poco dopo rintracciato e condannato al bando perpetuo (1625). Si ritirò a Chantilly presso il suo protettore, il duca di Montmorency. Nel 1621 aveva fatto rappresentare con successo la tragedia Pyrame et Thisbé e nel 1621, 1623 e 1625 aveva pubblicato opere poetiche, di genere vario. Ostile alla dottrina della Pléiade e alle regole classiche formulate da F. Malherbe, fu poeta indipendente, sensibile ai modelli barocchi, dotato di sincera ispirazione. Predilesse i temi dell'amore e della natura, intesa, da filosofo libertino qual era, come forza positiva e benefica.

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