Vio, Bebe

schermitrice italiana (Venezia 1997). Maria Beatrice Vio si dedica alla scherma, specialità fioretto, all’età di cinque anni. A 11 viene colpita da un forma acuta di meningite tipo C che causa la progressiva necrosi dell’organismo e impone ai medici di amputarle entrambi gli avambracci e le gambe sotto il ginocchio. Riprende l’attività sportiva un anno dopo grazie ad apposite protesi e disputa la sua prima gara di fioretto su carrozzina classe B nel 2010. Nel 2011 è campionessa italiana Under-20 e nei due anni successivi è campionessa italiana assoluta. Dal 2014 inanella un crescendo di successi a livello internazionale: è campionessa europea nel 2014 (anche nella prova a squadre), 2016, e 2018 e campionessa mondiale nel 2015, 2017 (anche nella prova a squadre) e 2019. Nel 2018 conquista per la quarta volta la Coppa del mondo individuale e anche quella a squadre. Ha partecipato a due edizioni dei Giochi paralimpici (dopo l'esperienza come tedofora a quelli di Londra del 2012), vincendo l’oro individuale e il bronzo a squadre a Rio de Janeiro 2016 e l’oro individuale e l'argento a squadre a Tokyo 2020 (competizione tenutasi nel 2021 a causa della pandemia di COVID-19). Ha al suo attivo anche due conduzioni televisive, entrambe nel 2017, con i programmi La vita è una figata, su Rai Uno, e Diversamente amore, su Rai Due. Nello stesso anno ha pubblicato anche un volume intitolato Se sembra impossibile allora si può fare, che segue il precedente Mi hanno regalato un sogno (2015). Attiva sul fronte dell’inclusione sociale, ha fondato nel 2009 la ONLUS art4sport a sostegno della pratica sportiva dei bambini che hanno subìto amputazioni, e, nel 2021, in partnership con Nike, la Bebe Vio Academy, accademia italiana di promozione dello sport paralimpico.

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