Volcic, Demetrio

giornalista e politico italiano (Lubiana 1931-Gorizia 2021). Nato Dimitrij Volčič da una famiglia triestina di lingua slovena, nel 1956 dopo la laurea in Economia viene assunto in Rai, andando poi a coprire (1964) le corrispondenze da Trieste, avamposto occidentale lungo la cortina di ferro durante la Guerra fredda. Nel 1968 è nominato corrispondente dall'estero, occupando nel corso degli anni le sedi di Praga, Vienna, Bonn e Mosca. Nella capitale russa, in particolare, soggiorna stabilmente dal 1974 al 1980 e poi ancora dal 1988 al 1993, seguendo in prima persona le fasi finali della dissoluzione dell’Unione Sovietica, che descriverà in numerosi documentari e in due libri (Mosca: i giorni della fine, 1992; Est: andata e ritorni nei paesi ex comunisti, 1997). Dopo un’esperienza come direttore del Tg1 (1993-1994), assume la docenza dei corsi di Dottrine politiche e Politica internazionale all’Università di Trieste. Parallelamente avvia un’intensa attività politica che lo vede prima senatore nelle file del PDS (1997-2001), quindi membro del Parlamento Europeo con i Democratici di Sinistra (1999-2004). Nel 2006 gli viene conferita la laurea magistrale honoris causa in Relazioni Pubbliche dall'Università di Udine. E’ anche autore di alcuni saggi storici dedicati al mondo dell’Europa centrorientale (Sarajevo: quando la storia uccide, 1993; 1956: Krusciov contro Stalin, 2006; 1968: l'autunno di Praga, 2008; Il piccolo zar, 2008).

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