abrasióne

Indice

Lessico

sf. [sec. XVI; dal latino tardo abrāsíō-ōnis, raschiatura].

1) In paleografia e in epigrafia, cancellatura ottenuta raschiando scritti (specialmente pergamene) o iscrizioni epigrafiche.

2) In diritto, cancellazione su documenti ufficiali, come libri contabili o atti di stato civile. Le abrasioni sono vietate a tutela della pubblica fede e qualora su tali atti siano necessarie correzioni queste devono eseguirsi in modo che le parole cancellate restino leggibili.

3) In medicina: A) Lesione superficiale con parziale asportazione cutanea o mucosa, per trauma o intervento chirurgico di superficie. B) Metodo terapeutico chirurgico per l'asportazione di cicatrici deturpanti.

4) In geografia fisica, azione meccanica di erosione e di demolizione esercitata dal mare sulle coste. Nel caso di coste ripide o a picco sul mare, le onde provocano, al livello del mare, uno scalzamento alla base delle pareti costiere, con conseguente crollo della parte superiore. I materiali di demolizione così accumulati formano una piattaforma di abrasione. Il ripetersi del fenomeno provoca un arretramento della linea di costa. Nel caso di rocce particolarmente dure e resistenti possono formarsi grotte o incavature.

5) In tecnologia, particolare forma di asportazione di materiale caratterizzata da un'azione meccanica di strisciamento e da un truciolo finissimo. Il metodo di lavorazione per abrasione viene usato nella lappatura, nella molatura e nella rettificazione poiché dà luogo a superfici aventi minima rugosità superficiale. L'abrasione è invece indesiderata negli utensili presentandosi come forma di usura dovuta allo strisciamento del truciolo sul petto e sui fianchi dell'utensile. È influenzata dalla temperatura ed è particolarmente dannosa sul fianco principale, in quanto annulla l'angolo di spoglia inferiore peggiorando la superficie lavorata, e sul fianco secondario, in quanto altera la misura del pezzo finito.

Tecnica

Tipo di usura di un materiale dovuto a sfregamento di superfici a contatto, aventi moto di strisciamento relativo, e causato dalla presenza di piccole particelle interposte: queste possono originarsi per strappo da uno dei due corpi in contatto o essere particelle estranee (polvere o sabbia) insinuantisi tra le due superfici; il processo di danneggiamento si verifica con effetto di “aratura” dovuto ai corpuscoli liberi: su una superficie usurata per abrasione sono quasi sempre visibili profonde rigature parallele; l'asportazione è un fenomeno legato alla possibilità di bloccaggio di queste particelle; se i corpi in contatto hanno durezza diversa, i granuli penetrano nel più tenero e l'usura si manifesta sul più duro. L'abrasione può essere ridotta interponendo fra i pezzi a contatto un lubrificante; tuttavia si verifica una più o meno intensa abrasione, quando il lubrificante non è ben depurato e la sua pressione e temperatura non mantengono i valori richiesti. La resistenza di un materiale all'abrasione viene determinata con opportune prove effettuate con strumenti e macchine analoghi a quelli utilizzati nelle prove di usura.

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