acròpoli

Indice

sf. [sec. XIX; dal greco akrópolis]. Parte alta e fortificata delle antiche città. Fig., picco o massiccio elevato.

Lessico

Storia e funzioni

Propriamente il termine si riferisce alle città elleniche; in senso lato, e applicato anche in ambito non ellenico, designa la rocca o la cittadella fortificata costruita entro il perimetro dell'abitato in un punto sopraelevato, dove la popolazione poteva raccogliersi in caso di aggressione per effettuarvi una resistenza a oltranza. Insieme a opere militari, l'acropoli accoglieva anche templi delle massime divinità e altri edifici pubblici. L'acropoli micenea, del II millennio a. C., rispecchia la struttura rigidamente monarchica della società, presentandosi come una cittadella cinta di mura che isola il palazzo del re ed è perimetro di difesa per la popolazione (Micene, Argo, Tirinto). Nel mondo ellenico, già nel periodo arcaico la funzione dell'acropoli si modifica, sia per le mutate condizioni politiche dei regimi oligarchici e poi democratici, sia per i profondi cambiamenti subita dalla struttura urbana in conseguenza dell'aumento della popolazione e dell'ampliarsi dei commerci: l'acropoli tende ad assumere l'aspetto di un nucleo sacrale di santuari e templi, pur mantenendo la struttura fortificata. L'esempio più significativo di questa trasformazione è costituito dall'acropoli di Atene che da piccolo borgo fortificato (II millennio a. C.) diventa rocca micenea con palazzo principesco (sec. XIII-X a. C.) e infine, in epoca classica (sec. V a. C.), area sacra su cui sorgono i templi più importanti della città. Nel periodo ellenistico si accentua l'aspetto monumentale, come dimostra l'acropoli di Pergamo sotto il principato degli Attalidi (sec. III a. C.) comprendente il palazzo del principe e numerosi edifici religiosi e civili. Nel mondo italico ed etrusco si hanno esempi di vere città fortificate, notevoli per imponenza e grandiosità di struttura, specialmente nel Lazio meridionale dell'Età del Ferro (Alatri, Ferentino, Segni, Ardea). Più difficile è identificare esempi di acropoli destinate specificamente a uso cultuale (Marzabotto). L'Impero romano privò della loro funzione le acropoli fortificate. In epoca medievale mutate condizioni socio-economiche e rinnovate esigenze di difesa reintrodussero l'uso di fortificare colline alla cui sommità si ergeva il castello del signore.

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