antiasmàtico

agg. e sm. (pl. m. -ci) [anti-2+asmatico]. Farmaco che induce un rilassamento della muscolatura bronchiale e che risulta pertanto utile nella terapia dell'asma bronchiale. Gli antiasmatici agiscono efficacemente soltanto nelle forme asmatiche di tipo funzionale poiché non hanno la proprietà di rimuovere le manifestazioni locali (edemi, processi essudativi e proliferativi) che nella maggior parte dei casi si hanno nelle malattie asmatiche. Più correttamente, pertanto, i farmaci antiasmatici vengono definiti broncodilatatori. Tra i più comuni antiasmatici si ricordano: i miolitici del tipo papaverina, nitriti, sali di calcio; gli adrenergici (isoprenalina, orciprenalina, protokilolo, efedrina, mefentermina); l'atropina e le sostanze atropino-simili (scopolamina, dibenzentropina); vari antistaminici (piribenzammina, clorfenirammina, pirilammina) e antiserotoninici (ciproeptadina); gli ormoni glicocorticoidi.

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