appellatio

sf. latino (appello). Nel diritto romano, istanza rivolta a un magistrato per provocarne l'intervento a favore del richiedente. In origine era rivolta ai tribuni della plebe, affinché interponessero il loro veto nei confronti dei magistrati. Con l'avvento del principato l'appellatio indicò, nell'ambito del procedimento extra-ordinem, l'istanza rivolta al principe contro la decisione di un suo funzionario; più tardi venne a designare l'impugnativa di sentenza presentata ai più alti funzionari (per esempio prefetti del pretorio) contro la pronuncia di un giudice di grado inferiore.

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