arbitràggio

Indice

Lessico

sm. [sec. XIX; dal francese arbitrage].

1) L'arbitrare; il compito e la funzione dell'arbitro.

2) In economia, la scelta della via più conveniente per effettuare un'operazione di cambio. § Si dice arbitraggio di cambio diretto, se avviene fra la piazza debitrice e quella creditrice per rimessa o tratta; arbitraggio di cambio indiretto, se interviene una terza piazza operante (tramite un corrispondente che effettua l'operazione) o pensata (con la conversione del debito o del credito in valuta della piazza intermediaria), entrambi sono attuati mediante doppia rimessa o doppia tratta, mediante tratta e rimessa o rimessa e tratta. La determinazione del modo più conveniente di effettuare il cambio è frutto di un calcolo quando le due piazze quotano l'incerto; è conseguenza di un confronto se una piazza quota l'incerto e l'altra il certo. L'operazione è la via normale per pagare un debito, riscuotere un credito o speculare sui cambi. § In borsa, l'acquisto e la vendita di titoli da una borsa all'altra. Tale operazione è effettuata allo scopo di livellare i prezzi tra piazza e piazza ristabilendo l'equilibrio tra la domanda e l'offerta di due borse. Può riguardare il medesimo tipo o specie diverse di titoli. L'arbitraggio è in contanti o a termine a seconda che l'operazione sia eseguita immediatamente o dopo un determinato periodo di tempo. § Nella tecnica bancaria, l'operazione di acquisto e vendita di metalli preziosi o moneta da una piazza in cui il prezzo è basso in un'altra in cui il prezzo è più alto. § Nel commercio, arbitraggio mercantile, calcolo di convenienza effettuato per determinare il prezzo più conveniente tra quelli praticati da vari mercati per l'acquisto di merci. Usato nel commercio internazionale, l'arbitraggio permette di confrontare prezzi espressi in unità monetarie differenti rendendoli omogenei.

Diritto

Nel diritto internazionale, la determinazione di un elemento di un negozio giuridico pacifico, demandata a un terzo (arbitratore). A esso si fa luogo per volontà delle parti, che s'impegnano a ricorrere all'arbitraggio per l'ipotesi di qualsiasi controversia (clausola compromissoria generale) o di controversie determinate (clausola compromissoria speciale). L'arbitraggio ha carattere di decisione giurisdizionale ed è demandato a organo giudicante individuale (per esempio capo di Stato, Parlamento) o collegiale (tribunale arbitrale). La decisione è vincolante salvo ogni ragione di nullità che può essere fatta valere dinanzi allo stesso o a diverso organo giudicante. § Nel diritto processuale civile, il giudizio emesso su una controversia sorta per l'esecuzione di un contratto di compravendita; si chiama arbitraggio di qualità se riguarda la qualità della merce che forma l'oggetto del contratto e può avere valore di semplice perizia o costituire un vero giudizio sulla controversia sorta fra i contraenti. Qualora il lodo dell'arbitro sia ritenuto dannoso dalle parti, dietro loro richiesta ha luogo un controarbitraggio o arbitraggio di appello.

Trovi questo termine anche in:

Quiz

Mettiti alla prova!

Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici.

Fai il quiz ora