Lessico

sm. [sec. XIV; dal greco apsínthion, tramite il latino absinthium].

1) Nome comune usato per indicare la pianta perenne Artemisia absinthium della famiglia Composite (Asteracee).

2) Liquore amaro a base di estratto di assenzio e di altre erbe: angelica, dittamo, issopo, anice stellato, finocchio ed estratto della radice del giaggiolo.Fig., amarezza, dolore: “a Milano gustai troppo assenzio misto col miele” (Baretti).

Botanica

L'assenzio ha fusto fibroso alto da 50 a 100 cm, con foglie alterne picciolate, le inferiori tripennatosette, le superiori bipennatosette pubescenti. I capolini, giallo pallidi, sono raccolti in pannocchie allungate. In Italia cresce nei luoghi sassosi di tutta la regione montana e submontana, dove fiorisce da luglio a settembre. Conosciuto e usatissimo sin dai tempi antichi, è citato dagli Egizi e nelle opere di vari ippocratici; è tuttora usato in farmacia come amaro tonico, diuretico e antielmintico. Parte officinale sono le sommità fiorite usate sotto forma di polvere, tintura, decotto ed essenza.

L'essenza e il liquore

L'essenza di assenzio è un liquido verde-bluastro, di odore aromatico gradevole; contiene terpeni (pinene, cadinene, fellandrene), tuione, tuiolo, associati a un componente tipico, l'absintina, responsabile del sapore amaro. L'assenzio ha effetti eupeptici, che si attuano sia per un'azione diretta sullo stomaco sia per via riflessa. Viene largamente adoperato per la preparazione di liquori, di amari, aperitivi, ecc. Ad alte dosi l'assenzio rivela le sue proprietà di droga e diventa piuttosto tossico per effetto del suo contenuto in tuiolo: tale sostanza, infatti, ha intense proprietà eccitanti sul sistema nervoso centrale che possono produrre allucinazioni e manifestazioni epilettiche; ha inoltre una forte azione irritante sugli organi pelvici per via della quale l'assenzio ha trovato impiego in passato come emmenagogo e abortivo. § La formula del liquore fu inventata nel 1798 dal naturalista francese Claude Nicolas Ordinaire. Fortissimo (70-80 gradi alcolici), di color smeraldo, dava una straordinaria sensazione di forza e di lucidità e aveva fama di potente afrodisiaco. Divenne in breve la bevanda preferita dagli intellettuali parigini e un'intera generazione di scrittori e artisti si riconobbe nelle sue capacità di esaltazione e di abbrutimento. La produzione fu vietata e solo più tardi la Pernod lo rimise in vendita in Francia, con lo stesso nome (Pernod 45), ma con formula cambiata, trasformato ormai in un semplice liquore aromatizzato all'anice. Alla fine del 2001 ne è stata diffusa una versione simile a quella originale, ma con una gradazione alcolica decisamente inferiore (non oltre i 45 gradi).

Trovi questo termine anche in:

Quiz

Mettiti alla prova!

Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici.

Fai il quiz ora