bèchico

agg. e sm. (pl. m. -ci) [sec. XV; dal greco bēchikós, da bex bēchós, tosse]. Farmaco che combatte la tosse con meccanismo sintomatico. Detto anche tussifugo o tussiplegico. Tra i più attivi agenti antitosse usati quali bechici vanno ricordati gli alcaloidi dell'oppio, morfina e codeina, assieme ad alcuni loro derivati sintetici e semisintetici (diidrocodeinone, etilmorfina, normetadone, ecc.), la narcotina, il destromorfano, vari antistaminici e alcuni farmaci naturali, tra cui l'amigdalina, l'atropina e il lattucario. L'attività farmacologica di tali composti è legata a un effetto deprimente sui centri respiratori bulbari che sono sede di coordinazione dei riflessi tussigeni. Altri composti bechici agiscono invece con meccanismo periferico, attenuando la sensibilità dei recettori broncopolmonari specifici agli stimoli tussigeni.

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