barrièra (medicina)

barriera ematoencefalica (o ematoliquorale) il complesso meccanismo fisiologico che regola il passaggio dal sangue al liquido cerebrospinale di sostanze contenute nel flusso ematico, utilizzando per la sua azione i plessi coroidei, le leptomeningi, le pareti dei capillari cerebrali e midollari. Nell'attività della barriera ematoencefalica si possono schematicamente differenziare due funzioni: una difensiva, che consiste nel bloccare il passaggio dal sangue al tessuto nervoso di sostanze capaci di lederlo, soprattutto le sostanze acide che si formano nell'organismo in seguito ai vari metabolismi; una regolatrice, che controlla la composizione del liquido cerebrospinale mantenendola costante. Caratteristica particolare della barriera ematoencefalica è la sua permeabilità selettiva non solo nel senso di impedire il passaggio di molecole di dimensioni maggiori di un certo limite, ma anche in termini di trasporto attivo di sostanze in entrambi i sensi della barriera. La selettività della barriera ematoencefalica si esprime anche nei confronti dei farmaci, dei quali alcuni liposolubili che possono arrivare al cervello, mentre la maggior parte di quelli idrosolubili rimane bloccata. Ciò condiziona la scelta di alcune terapie, per esempio quella antibiotica nel caso di processi infettivi midollari o cerebrali. La barriera ematoencefalica agisce in un certo senso come un filtro selettivo nella direzione sangue-liquido cerebrospinale e a guisa di valvola di sicurezza in quella liquido cerebrospinale-sangue. Le funzioni di tale barriera risultano molto importanti in condizioni patologiche quando la sua permeabilità selettiva protegge il sistema nervoso centrale dalle sostanze tossiche che circolano nel sangue. Uno degli esempi principali è l'accumulo di bilirubina che provoca una grave forma di encefalopatia (ittero nucleare o kernicterus).

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