biscòtto

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agg. e sm. [sec. XIII; bis-1+ cotto].

1) Agg., cotto due volte: pane biscotto (anche solo biscotto come sm.), tagliato a fette e messo una seconda volta nel forno per essere privato di tutta l'umidità in funzione di una lunga conservazione. Per estensione, molto cotto, stracotto: riso biscotto. Fig., ardentemente innamorato: “Innamorato dunque, cotto biscotto” (Dossi).

2) Sm., preparazione di pasta dolce, a base di farine di grano non duro, di semola, farina di granoturco, tapioca o altre: biscotti da tè; biscotto al cacao, al caffè; fig.: ammorbidire il biscotto, appianare le difficoltà. § I biscotti, prodotti ormai su scala industriale in quasi tutti i Paesi del mondo, sono un'importante componente dell'alimentazione. Il nome deriva dall'originaria usanza di cuocere la pasta due volte, per ottenere la caratteristica consistenza friabile e il potere assorbente propri di quasi tutti i biscotti; ma attualmente i procedimenti per preparare i diversi tipi di biscotti sono molto vari. In quasi tutti i biscotti si mescolano alla farina grassi e uova, insaporendoli con vari aromi, tra cui predomina la vaniglia. Vi sono anche biscotti a pasta dura, biscotti confezionati con pasta di mandorle (come le pastine da tè), biscotti salati, biscotti aromatizzati con semi di finocchio, ecc. Le specialità italiane e regionali, nel campo dei biscotti, sono numerosissime e vanno dai famosi biscotti all'uovo piemontesi ai savoiardi, dai bicciolani vercellesi ai taralli e tarallucci meridionali, dagli anicini, tozzetti e ricciarelli toscani ai krumiri del Monferrato.

3) Toscano, lo stesso che biscottino nel senso 2.

4) Terracotta o porcellana di prima cottura, destinata al rivestimento vetroso (biscuit).

5) Per estensione, come agg. e sf. inv. familiare (propr. calzature a biscotto), riferito a un tipo di scarpe ortopediche destinate soprattutto ai bambini, con punta uniformemente arrotondata e quindi senza differenza fra destra e sinistra: dovrà portare le biscotte almeno per un anno.