cartòccio

Indice

sm. [sec. XV; da carta].

1) Involucro di carta a forma conica, in cui si ripongono piccole quantità di merci, specialmente di genere alimentare; per estensione, il contenuto dell'involucro: un cartoccio di noccioline.

2) Cottura al cartoccio, preparazione di diversi alimenti (soprattutto pesce) racchiusi entro un involucro di carta oleata e passati poi al calor vivo. Si vuole che questa cottura sia particolarmente adatta a conservare il profumo e l'aroma dei cibi.

3) Nelle arti figurative lo stesso che cartella.

4) L'insieme delle brattee che avvolgono la pannocchia di granoturco.

5) Il tubo di vetro dei lumi a petrolio.

6) Involucro contenente la carica di lancio di un pezzo di artiglieria, costituita dall'insieme della carica principale e degli elementi aggiuntivi. In alcuni casi il cartoccio è contenuto in un bossolo munito di innesco ed è chiamato cartoccio-bossolo; se a questo è collegato anche il proiettile, come nel caso delle munizioni dei pezzi a tiro rapido, l'insieme si chiama cartoccio-proietto.

7) Involucro di cartone, a forma tubolare, nel quale viene messa la composizione pirotecnica.

8) In elettrotecnica, cartoccio isolante, lo strato di cartone o materiale similare introdotto nelle macchine elettriche a cave chiuse e semichiuse, tra la parete della cava e l'avvolgimento in essa contenuto. L'impregnazione in vernice isolante rende solidali cartoccio, cava e avvolgimenti e conferisce al cartoccio, che l'assorbe, migliori caratteristiche meccaniche ed elettriche. Fusibili a cartoccio, fusibili cilindrici, solitamente di piccole e medie dimensioni, costituiti da un tubetto in materiale ceramico che porta due contatti alle estremità e contiene il conduttore metallico che fonde in caso di sovraccarico.

9) Nella scherma, uscita in tempo contro le azioni d'offesa dirette al petto, sopra o fuori, molto usata un tempo nei duelli. È detta anche passata fuori.