chiarézza
IndiceLessico
sf. [sec. XIV; da chiaro].
1) Qualità di ciò che è chiaro; lucentezza, luminosità, splendore: la chiarezza dell'aria, del cielo; riferito a un liquido, limpidezza: “la chiarezza / de l'onde trasparenti” (Marino). Fig., lucidità di mente, di idee: “La sua chiarezza intellettuale” (De Sanctis); “nella chiarezza della mente riposata” (Comisso); perspicuità, evidenza di esposizione, di linguaggio: parlare, scrivere con chiarezza; anche franchezza: dire le cose con chiarezza, in modo franco.
2) Ant., lustro, decoro, onore; fama, celebrità, nobiltà: “chiarezza della schiatta” (Chiabrera).
Filosofia
Secondo Cartesio è chiara quella percezione che è “presente e manifesta a uno spirito attento”; distinta è la percezione che “essendo chiara, è da tutte le altre così disgiunta e separata da non contenere assolutamente in sé nient'altro che quel che è chiaro”. Chiaro è dunque ciò che è intuito direttamente e immediatamente, distinto ciò che è pensato in modo così preciso da differenziarsi da ogni altra percezione. Per Cartesio chiarezza e distinzione sono le note caratteristiche dell'evidenza. Esse sono disgiungibili, in quanto è possibile che un'idea chiara non sia distinta, anche se non è possibile l'inverso. La distinzione indica infatti un grado di percezione superiore alla chiarezza. Il rapporto tra chiarezza e distinzione è analogo per Leibniz, anche se egli intende per chiaro ciò che secondo Cartesio è distinto e chiama distinzione quella conoscenza razionale in grado di determinare le note costitutive dell'oggetto in esame. In tale senso la chiarezza è legata alla conoscenza sensibile, la distinzione a quella razionale. Locke seguirà le distinzioni di Cartesio, Kant quelle di Leibniz.
Ottica
Grandezza caratteristica di un apparecchio ottico atto alla visione, definita dal rapporto C=Φ/Φ0 fra il flusso luminoso Φ che giunge su un elemento di superficie di retina quando il soggetto osserva un oggetto mediante lo strumento e il flusso Φ0 che giunge sullo stesso elemento osservato a occhio nudo. La chiarezza è anche pari al rapporto fra i corrispondenti illuminamenti della retina.