cisticercòsi

sf. [da cisticerco]. Malattia parassitaria che colpisce soprattutto i bovini e i suini. La cisticercosi del suino è sostenuta dal Cisticercus cellulosae, forma larvata della Taenia solium. La massima recettività del suino si verifica in età giovanile (6-8 mesi). Le oncosfere si liberano nell'intestino del suino infestato e guadagnano l'organo d'elezione cioè il connettivo stromatico intramuscolare e colpiscono preferibilmente i muscoli intercostali, i muscoli linguali, quelli della spalla e il cuore. Le oncosfere si incistano formando vescicole (carni panicate) che col passare dei giorni raggiungono la grandezza di un chicco di riso. La cisticercosi bovina è sostenuta dal Cysticercus bovis, larva della Taeniarhynchus saginatus (tenia dell'uomo, in cui può insediarsi con l'ingestione di carne infetta). Questa larva parassita il bovino, lo zebù, il bufalo, ecc. L'animale ingerisce uova e proglottidi. Le oncosfere migrano dall'apparato gastroenterico, per via ematica, al connettivo stromatico intramuscolare interessando i muscoli masseteri, i pilastri del diaframma, l'esofago e la lingua.

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