cryptovaluta

Moneta digitale completamente decentralizzata e slegata dalle tipiche valute a corso legale, impiegata per transazioni e investimenti effettuati elettronicamente. La cryptovaluta non esiste in forma fisica, ma si genera e scambia esclusivamente per via telematica. A tal riguardo, ci si avvale della definizione di e-wallet per indicare i portafogli elettronici utilizzati per immagazzinare moneta digitale e trasferire denaro da un utente a un altro. La creazione di un portafoglio elettronico non prevede l’inserimento di dati personali o anagrafici: il sistema di scambio digitale garantisce perciò un alto livello di anonimato tra utenti.
Il termine stesso di cryptovaluta suggerisce che si tratti di una valuta criptata, cioè “nascosta”, visibile solo attraverso l’inserimento di uno specifico codice informatico che permette di decifrarla. Il sistema di valute virtuali non viene inoltre sottoposto al controllo di autorità pubbliche o banche centrali ma fa invece affidamento su tecnologie blockchain, volte a garantire un’archiviazione di dati (transazioni) in modo sicuro, dimostrabile e permanente. Tra le monete digitali più usate ci sono Bitcoin, Ripple, Nem, Dash, Ethereum e Cardano. Bitcoin, la prima in funzione, nasce nel 2009 da un informatico di cui si conosce solo lo pseudonimo: Satoshi Nakamoto. In breve tempo vennero lanciate nuove valute elettroniche ribattezzate Altcoin (Alternative coin, in alternativa a quella originale). L’idea di fondo, che sta a alla base della creazione di queste nuove tecnologie, è da ricondurre all’algoritmo ideato negli anni Ottanta da David Chaum, informatico statunitense, che consentiva uno scambio telematico di informazioni tra due parti in totale sicurezza e senza possibilità di interferenze durante lo scambio.

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