didattica a distanza

Con il termine (abbreviato in DAD) si indicano le modalità di insegnamento non in presenza, tramite collegamenti multimediali per seguire le lezioni, in diretta o registrate, nell'ambito dell'e-learning. Nello specifico, la DAD può essere: collegamento diretto o indiretto, immediato o differito, attraverso videoconferenze, videolezioni, chat di gruppo; la trasmissione ragionata di materiali didattici, attraverso il caricamento degli stessi su piattaforme digitali e l’impiego dei registri di classe in tutte le loro funzioni di comunicazione e di supporto alla didattica, con successiva rielaborazione e discussione operata direttamente o indirettamente con il docente, l’interazione su sistemi e app interattive educative propriamente digitali. Secondo le direttive del MIUR, il solo invio di materiali o la mera assegnazione di compiti che non siano preceduti da una spiegazione o che non prevedano un intervento successivo di chiarimento o restituzione da parte del docente, sono considerati insufficienti e non costituiscono una vera didattica. La didattica a distanza prevede invece uno o più momenti di relazione tra docente e discenti, attraverso i quali l’insegnante possa restituire agli alunni il senso di quanto da essi operato in autonomia: un metodo utile anche per accertare, in un processo di costante verifica e miglioramento, l’efficacia degli strumenti adottati. Per questi motivi viene privilegiata la modalità in “classe virtuale”. Questa modalità è stata attuata sistematicamente dalla scuola per garantire agli studenti il diritto all’istruzione durante l’emergenza sanitaria legata alla pandemia di Coronavirus a seguito della sospensione delle attività didattiche in presenza nei Paesi colpiti durante il 2020. In Italia a seguito del DPCM 9 marzo 2020 le lezioni venivano sospese fino al 3 aprile (con successiva proroga fino al termine dell’A.S. 2019/2020) e immediatamente le scuole di ogni ordine e grado erano tenute ad avviare attività di didattica a distanza, che prevedessero la costruzione ragionata e guidata del sapere attraverso un’interazione tra docenti e alunni. Il MIUR con la Nota 388 17 marzo 2020 provvedeva a indicare definizione e linee guida della DAD che era intesa con l’obiettivo di dare vita a un “ambiente di apprendimento”, inconsueto nella percezione e nell’esperienza comuni, da creare, alimentare e rimodulare di volta in volta. A luglio 2020 con le medesime modalità si sono svolti gli esami di Maturità (mentre già da alcuni esami universitari e sessioni di laurea si svolgevano a distanza). Nell’a.s. 2020-2021 con la riapertura delle scuole, la DAD è parte integrante della didattica per ridurre il numero degli alunni presenti contemporaneamente a scuola (con modalità di alternanza decise in autonomia dagli istituti scolastici) e per garantire il diritto all’istruzione agli alunni delle classi soggette a quarantene preventive e isolamenti fiduciari.

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