dispersióne (ecologia)

fenomeno molto diffuso a carico di tutti gli organismi viventi, al quale tuttavia si oppongono barriere di varia natura. La dispersione è attiva se è effettuata con i propri mezzi, passiva se è dovuta a cause indipendenti dall'attività dell'animale. La distanza della dispersione attiva non è direttamente legata alle capacità di movimento degli animali; molte specie di uccelli e di insetti con buone capacità di volo, infatti, sono relativamente filopatriche. La dispersione passiva può essere ottenuta con vari sistemi: alcuni animali sono dispersi dal vento (dispersione anemocora); le correnti d'acqua possono disperdere gli organismi non acquatici aggrappati a materiale galleggiante (dispersione idrocora) e gli organismi acquatici; gli stessi animali possono essere agenti di dispersione per altri animali (dispersione biocora); per esempio, gli ospiti diffondono i loro parassiti, gli uccelli limicoli, con il fango che aderisce alle loro zampe, una quantità di piccoli organismi acquatici, l'uomo ha diffuso volontariamente e involontariamente (tramite i suoi mezzi di trasporto) moltissimi animali. La dispersione è detta a breve raggio se implica spostamenti che non superano i confini dell'areale della specie; a lungo raggio se porta gli animali al di fuori dell'areale. La prima, che può essere attuata spontaneamente o come risultato della competizione intraspecifica (vedi territorialità), è un importante meccanismo che mantiene il flusso genico all'interno delle popolazioni, la seconda può portare all'ampliamento dell'areale o alla colonizzazione di nuovi biotopi.

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