dormizióne

Indice

sf. [sec. XIII; dal latino dormitío-ōnis].

1) Festa (dormitio Virginis) della Chiesa Orientale, in cui si celebra il passaggio (transitus) dalla vita terrena a quella celeste della B. V. Maria. Corrisponde alla festa dell'Assunzione nella Chiesa cattolica e cade il 16 agosto. § Il tema iconografico della dormitio Virginis fu creato dall'arte bizantina e si diffuse in Occidente attraverso miniature e avori. Nell'arte bizantina la Vergine è di solito rappresentata sul letto di morte, con gli apostoli ai lati, mentre Cristo reca tra le mani la sua anima, in forma di un bambino in fasce, e due angeli scendono dal cielo ad accoglierla (miniatura nell'Epistolario di Giovanni di Gaibana. Padova, Biblioteca Universitaria; avorio nel Museo Nazionale di Ravenna). A questo schema si ispirò anche l'arte occidentale (mosaici della chiesa della Martorana a Palermo; P. Cavallini, mosaici di S. Maria in Trastevere a Roma; A. Orcagna, rilievo nel tabernacolo di Orsanmichele a Firenze). La Vergine morente fu talora rappresentata seduta, con un cero in mano (H. Holbein il Vecchio, polittico di Kaisheim, Pinacoteca di Monaco). A partire dal Quattrocento andarono scomparendo gli elementi iconografici che conferiscono alla scena il significato di evento miracoloso e rimasero per lo più solo le figure degli apostoli che piangono intorno alla Madonna, come nella Morte della Vergine del Mantegna (Madrid, Prado), nella cui parte superiore, mancante, appariva però ancora Gesù con l'anima della madre, e in quella di drammatico realismo del Caravaggio (Parigi, Louvre).

2) Anticamente, il dormire.

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